Il personaggio del vampiro ha affascinato il pubblico per decenni, e le sue incarnazioni cinematografiche sono innumerevoli. Tra queste, spicca la nuova interpretazione di Robert Eggers del classico "Nosferatu", che vede Emma Corrin nel cast, consolidando ulteriormente la sua filmografia americana.
Nosferatu: un remake tra fedeltà e innovazione
Dopo aver terrorizzato il pubblico al cinema, "Nosferatu" si prepara a farlo anche su Sky Cinema Uno e in streaming su NOW, a partire dal 23 luglio 2025. Questo remake, diretto da Robert Eggers, riprende l'immortale classico ispirato a "Nosferatu il Vampiro" di Henrik Galeen, immergendosi nella Germania dell'Ottocento con un'atmosfera gotica e terrificante.
La storia ruota attorno all'agente immobiliare Thomas Hutter, interpretato da Nicholas Hoult, che si reca in Transilvania per incontrare il conte Orlok, interpretato da Bill Skarsgård, un noto vampiro. Hutter è sposato con Ellen, interpretata da Lily-Rose Depp, una giovane donna tormentata che, durante l'assenza del marito, viene affidata alle cure degli amici Friedrich e Anna Harding, interpretati rispettivamente da Aaron Taylor-Johnson e Emma Corrin.
La trama: un viaggio nell'oscurità
La vicenda si svolge a Wisborg, in Germania, nel 1838. Thomas Hutter viene inviato dall'agenzia immobiliare per cui lavora in una remota residenza dei Carpazi. Fin dal suo arrivo, è tormentato da incubi e assiste a pratiche locali inquietanti. Una carrozza misteriosa lo conduce al castello del conte Orlok, che pretende la firma di un contratto in una lingua antica e incomprensibile. Solo in seguito Hutter scopre la vera natura del conte, ma è incapace di contrastarlo e si rifugia nella sua camera.
Quando la creatura lascia il maniero per dirigersi in città, ossessionata da Ellen fin dalla sua adolescenza, Hutter rischierà la vita per fuggire. Nel frattempo, Orlok scatena una pestilenza a Wisborg, che gli permette di agire indisturbato.
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Ellen: tra sirena e santa
Ellen sembra essere la causa dell'arrivo della presenza mortifera in città, poiché il suo desiderio ha risvegliato il non-morto e lo ha attirato a Wisburg. Tuttavia, questo desiderio è il riemergere di una repressione sociale, di qualcosa che viene costantemente negato e punito. Anche quando Ellen manifesta problemi evidenti, il dottor Sievers, pur essendo un personaggio positivo, non può esimersi dal consigliare un corsetto più stretto.
La femminilità di Ellen è potente e positiva, tanto da sconfiggere il mostro, ma è afflitta dalla condizione che la società impone. Anche se Ellen aveva sognato il vampiro durante la pubertà, quegli incubi erano tornati sotto controllo, e il pericolo ritorna solo quando suo marito decide di ignorarla e lasciarla a casa.
Desiderio e redenzione
Il desiderio è invincibile quando confinato nell'ombra, nella notte, quando viene costretto in una sfera repressa. Solo accettandolo e portandolo alla luce cessa di essere un pericolo. Questa lettura è rafforzata dal personaggio di Willem Dafoe, corrispettivo del Van Helsing di Bram Stoker, ma piegato verso un esoterismo più visionario.
Uno sguardo formale impeccabile
La rilettura di Eggers è formalmente impeccabile, riprendendo il formato dell'immagine dell'originale di Murnau e prediligendo inquadrature frontali, con sguardo in macchina, che a volte infrange con stacchi irruenti e altre volte anima con elaborati movimenti. La fotografia di Jarin Blaschke lavora sulle ombre e su immagini desaturate, cineree e ammalianti, mentre la colonna sonora di Robin Carolan è irruenta come quelle del cinema muto. I costumi e le scenografie sono ricchi e coerenti, abitati da attori di rara intensità.
Lily-Rose Depp è stata guidata da una coreografa della danza Butoh giapponese per certi movimenti incredibili, mentre Bill Skarsgård è irriconoscibile nella sua trasformazione, che si stacca dal modello di Dracula e dai precedenti Nosferatu. Dafoe interpreta un personaggio diverso dai precedenti Van Helsing, tanto che il suo nome non è Bulwer come nell'originale di Murnau, bensì Albin Eberhart von Franz, in un doppio omaggio ad Albin Grau e alla psicologa junghiana Marie-Louise von Franz.
Se il Nosferatu di Murnau era avanguardia espressionista e quello di Herzog gotico romanticismo, il vampiro di Eggers è un vampiro post-moderno e pornografico, del quale il regista mostra senza vergogna la condizione di immortale non-morto infelice.
Remake e riletture: un confronto
Il "Nosferatu" di Robert Eggers è un remake del "Nosferatu - il principe della notte" del 1979 diretto da Werner Herzog. La trama, lo svolgimento della narrazione e il finale sono praticamente identici, fatta eccezione per qualche variazione di alcuni particolari. Nel 1922, F.W. Murnau girò "Nosferatu", ispirandosi al romanzo "Dracula" di Bram Stoker, di cui cambiò i nomi dei luoghi e dei personaggi. Gli eredi di Bram Stoker vinsero la causa per violazione dei diritti d'autore e il cineasta tedesco fu condannato a distruggere tutte le copie della pellicola.
Il film di Eggers è la terza rilettura dopo la versione di Murnau del 1922 e quella di Herzog del 1979. Alcuni remake sono inutili, ma altri esaltano aspetti della storia precedentemente messi in secondo piano e ne aggiungono di ulteriori, risultando degni di considerazione. Il "Nosferatu" di Robert Eggers si apre con una profezia e si chiude in un abbraccio.
Un'esperienza sensoriale
"Nosferatu" evoca una sensazione che si annida nel ventre della terra, sospesa tra superstizione e realtà. Il film è un ricco affresco di una storia nota, narrata con una ricerca continua di suggestioni estetiche. Ogni fotogramma è un dipinto, e la fotografia è un vero capolavoro. Eggers ha realizzato una favola gotica che riprende e omaggia Murnau, mostrando profondo rispetto.
Critiche e controversie
Non tutti hanno apprezzato il film. Alcuni critici lo considerano una ciofeca, affermando che non se ne sentiva la mancanza. Altri sostengono che Eggers rimesta in una tradizione centenaria senza aggiungere niente di nuovo. Alcuni spettatori hanno trovato il film lento e prevedibile, mentre altri lo hanno definito impeccabile sotto tutti i punti di vista.
C'è chi critica la fotografia, definendola una scopiazzatura vittoriana e una computer graphic che sa di videogioco di inizio millennio. Altri lamentano una scrittura povera e con poca anima, e un'interpretazione banale della Depp. Alcuni lo considerano una noia con la N maiuscola, un remake che non convince ne nel pathos, ne nelle scenografie.
Tuttavia, molti apprezzano la fotografia, le location superbe e la buona prova degli attori, nonché la fedele ricostruzione delle fattezze del conte Orlok in base al romanzo originale.
Emma Corrin: una fashion icon nel mondo dei vampiri
Emma Corrin, oltre ad essere un volto amato del grande e piccolo schermo, è apprezzatissima per le sue doti di fashion icon. All'anteprima del film, ha sbalordito i suoi fan con una creazione in pizzo leggero e trasparente con un colletto rétro, un omaggio alle atmosfere di "Nosferatu".
Il cast: un ensemble di talenti
Oltre a Emma Corrin, il cast di "Nosferatu" comprende attori di talento come Nicholas Hoult, Lily-Rose Depp, Willem Dafoe e Aaron Taylor-Johnson. Tutti hanno posato insieme al regista Robert Eggers durante il tour promozionale del film, sfoggiando look scuri ed eleganti, in linea con l'estetica rigorosissima dell'opera.
Un'uscita attesa
"Nosferatu" debutterà nelle sale statunitesi il 25 dicembre e in Italia il primo gennaio, con anteprime speciali il 31 dicembre. L'uscita del film è accompagnata dal lancio di una serie di prodotti e gadget a tema con la pellicola.
L'eredità di Nosferatu
La fascinazione per i vampiri ha radici lontane. La letteratura ha fatto da apripista nel XVIII secolo e cineasti di ogni continente hanno attinto a piene mani da quell'immaginario fin dai tempi del muto. Le origini sono tedesche con una poesia breve di Heinrich Ossenfelder, "Il vampiro" del 1748.
Il film di Robert Eggers si inserisce in questa lunga tradizione, offrendo una nuova e originale interpretazione del mito del vampiro.
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